4.718 di 10.000 firme

Presidente della Repubblica Francese, Camera dei deputati francesi, Senato francese, Ministro della Giustizia francese, Parlamento europeo, Deputati europei, Corte di Giustizia Europea

Questa petizione è gestita da Il comitato di sostegno a Vincenzo Vecchi

Testo della petizione

Il 14 luglio 2022, l'ingiustizia ha vinto una battaglia... e l'Europa ha perso la possibilità di rispettare le sue libertà fondamentali.

 

Intimando alla giustizia francese di applicare il Mandato d'Arresto Europeo emesso dall'Italia contro il signor Vincenzo Vecchi, la Corte Europea di Giustizia (CGUE):

  • Priva il MAE di garanzie poichè ne richiede l'applicazione sistematica senza verifica giuridica. Infatti, esso esige un'equivalenza nei due paesi dei fatti addebitati e la proporzionalità delle pene.

  • Devia lo spirito della legge che fonda il MAE, creato in origine per consegnare i criminali del grande banditismo, del terrorismo... Oggi la Corte lo applica a un semplice manifestante!

  • Apre la porta, nello spazio giuridico europeo, a una legge mussoliniana1 che condanna il signor Vecchi, come capro espiatorio, a 10 anni di carcere per aver manifestato.

  • Sacrifica i principi giuridici in nome della cooperazione europea per rendere efficace il MAE. In questo modo, permette che una legge fascista si applichi nel diritto europeo ed espone i manifestanti a pesanti pene.

 

Noi membri del comitato di sostegno chiediamo la non applicazione del mandato d'arresto europeo e che Vincenzo Vecchi non sia consegnato all'Italia.

Ricordiamo all'Unione europea che non si cambiano le regole del gioco durante la partita sopprimendo le garanzie che inquadrano il MAE.

 

1

Perché è importante?

Si ricorda che Vincenzo Vecchi è stato condannato per il crimine di «devastazione e saccheggio» che permette di sanzionare ingiustamente un manifestante per i danni commessi, che egli ne sia la causa o no. È la legge Rocco1, rispolverata nel 2004 per punire i manifestanti del Contro Vertice di Genova nel 2001. L'Italia chiede da 3 anni, attraverso il MAE, l'estradizione di Vincenzo Vecchi , mentre quest'ultimo è perfettamente integrato in Francia da 11 anni. E' stata allora avviata in Francia una «serie giudiziaria» marcata da due rifiuti delle Corti d'Appello di Rennes e di Angers di rinviare il sig.Vecchi in Italia. Ogni volta, con accanimento, i Procuratori hanno impugnato le sentenze, assecondando la volontà del potere esecutivo francese.

La Corte di cassazione francese, ha finito per chiedere il suo parere alla CGUE sull'interpretazione dei testi europei. Così il 14 luglio 2022, questa Corte ordina alla Corte di Cassazione di consegnare Vincenzo Vecchi nonostante sia ben integrato in Francia da 11 anni.

 

 

Eppure Vincenzo Vecchi non ha aggredito né ferito nessuno.

 

Con la sua interpretazione abusiva dei testi europei, la CGUE crea così una giurisprudenza pericolosa per i diritti e le libertà fondamentali e permette di convalidare in Europa la consegna automatica di una persona senza più alcuna tutela.

Ormai, una cittadina polacca che ha abortito in casa sua potrebbe essere vittima di un simile mandato, un giornalista ungherese che vive in Francia potrebbe essere consegnato per le sue opinioni... !

 

 

 Difensori dei diritti e delle libertà, la CGUE calpesta il vostro ruolo e il vostro impegno.

Manifestanti di qualsiasi causa, i vostri diritti sono in pericolo.

 

Vincenzo Vecchi è uno dei primi che l'Europa condanna per aver manifestato un giorno ..... il 20 luglio 2001...... 21 anni fa!

 

Dopo anni di battaglie giudiziarie, la palla è ora nel campo della Corte di Cassazione a Parigi.

 

Spetta ora a lei dimostrare che l'oscurità non ha invaso il Paese dei Lumi.

 

Firmate per il diritto di manifestare e per difendere Vincenzo Vecchi.

 

Il comitato di sostegno di Vincenzo Vecchi

https://www.comite-soutien-vincenzo.org/

 

 

 

 

1 Questa legge Mussoliniana ha creato il crimine di «devastazione e saccheggio» che permette di condannare un semplice manifestante a una pesante pena (8-15 anni) per la sua semplice presenza sul luogo dei fatti, si tratta del «concorso morale».

 

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